Universal Geneve Nina Rindt, un po’ come Rolex Daytona Paul Newman…e se fosse meglio invece?
Nel mondo del collezionismo è pratica comune accostare il nome di un personaggio famoso, ad un determinato modello di orologio. Tra i più prestigiosi ricordiamo il Rolex Daytona “Paul Newman” (qui), l’Explorer “Steve McQueen” (qui), il Submariner “James Bond”, per non parlare dei vari supereroi che tanto stanno facendo impazzire il mercato (qui).
In questo articolo vogliamo parlarvi di un orologio che negli ultimi anni ha raggiunto quotazioni veramente interessanti, che porta il nome di una donna simbolo degli anni ’70. Lo conoscete già?
Le origini del nome “Nina Rindt”
Vi diamo un indizio: Nina Lincoln vi dice qualcosa? No? E se vi dicessimo Jochen Karl Rindt?
Proprio così, stiamo parlando dell’Universal Geneve Compax “Nina Rindt” Ref.885103/2.
Nina Lincoln, modella di fama internazionale e moglie del campione mondiale di Formula 1 Jochen Karl Rindt prematuramente scomparso nel gran premio di Monza nel 1970, era solita a seguire il marito nei panni di cronometrista.
Al suo polso venne spesso fotografato questo cronografo Universal Geneve Compax abbinato ad un inusuale cinturino “bund”, che le venne regalato proprio dal marito.
Notate qualche somiglianza?
A primo impatto l’Universal Geneve Compax “Nina Rindt” Ref.885103/2, prodotto dal 1964 al 1967, potrebbe essere scambiato per un Rolex Daytona Ref.6241.
Infatti, i due orologi presentano delle caratteristiche molto simili: la struttura del quadrante, la lunetta tachimetrica, i tasti a pompa, il movimento e la dimensione della cassa.
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Entriamo nel dettaglio
L’Universal Geneve Compax “Nina Rindt” Ref.885103/2 possiede una cassa con un diametro poco superiore ai 36 millimetri, con delle anse che possiamo definire “a elica”, per via della loro forma.
Nella Ref. 885103/2 l’orologio si presenta con un quadrante a sfondo bianco e compax neri, che possiamo definire “panda dial”. Al contrario, nella Ref. 885103/1 (denominata dai collezionisti “Evil Nina”) i due colori vengono invertiti.
Il cuore pulsante dell’orologio è il famoso Valjoux 72 (Cal.85 per Universal), calibro cronografico utilizzato da molte case d’orologeria tra cui Rolex per i suoi primi Daytona manuali con referenza a 4 cifre (qui).
La lunetta è dotata di scala tachimetrica graduata da 60 a 500 unità. È possibile però, in casi più rari, trovare degli Universal Geneve “Nina Rindt” con lunetta dotata di scala pulsometrica.
Per azionare, stoppare e resettare la funzione cronografica, è necessario premere i tasti “a pompa” presenti a ore due e ore quattro dell’orologio. Non verranno mai impiegati in un modello Universal Geneve “Nina Rindt” i tasti “a vite”, presenti invece in altri cronografi dell’epoca.
Infine, il modello originale uscito dalla casa ginevrina, era dotato di un bracciale in acciaio fornito niente di meno dalla famosa azienda Gay Freres. La scatoletta di chiusura, o clasp, risulta essere logata.
Il mercato dell’Universal Geneve Compax Nina Rindt
Difficile attribuire un valore all’Universal Geneve Compax “Nina Rindt” Ref.885103/2 appartenuto proprio a Nina Lincoln in quanto……risulta essere ancora in suo possesso!
Possiamo però osservare l’andamento dei prezzi riferendoci alle più importanti aste internazionali. A tal proposito, sfogliando lo storico delle aste di Phillips, possiamo riportare che nel 2015 è stato venduto un modello ref.885.105 a €24.700, un modello ref.885.103/02 nel 2018 a €24.300 ed infine nel 2020 un’altra ref.885.103/02 (solo testa) a €20.200.
Come possiamo osservare il valore si è mantenuto pressoché costante nel tempo, a differenza invece dei concorrenti coronati arrivati al giorno d’oggi a valori da capogiro. Cosa succederà nel futuro? Tu cosa ne pensi?