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Orologi al cinema – Tutti gli orologi dei film – Ep. 1

DATA
17 Gennaio 2021
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Diamo il via a questa serie inedita “Orologi al Cinema”, prodotta interamente da IWS, in cui vedremo i migliori orologi comparsi nei film.

Passando qualche tempo a casa durante questo particolare 2020 ognuno di noi ha sicuramente visto molti film sulle varie piattaforme disponibili, ma quanti orologi abbiamo visto al polso dei protagonisti senza farci caso?

Abbiamo fatto un po’ di ricerche ed eccoci qua, col tempo capiremo quante stagioni proporvi. Cominciamo con l’episodio 1!


Hamilton e Men in Black

Entriamo subito nel vivo con un film che tutti conosciamo, in Men in Black (1997), sesta pellicola di Will Smith attore e rapper.

Tratto caratteristico inconfondibile nei personaggi del film è il loro orologio, ripreso anche nei sequel, l’Hamilton Ventura.
Movimento al quarzo, cassa in acciaio dal design unico, il primo pezzo presentato nel 1957, passò alla storia dell’orologeria come primo orologio elettrico a batteria al mondo.

Potete togliere gli occhiali da sole, non c’è rischio di essere “sparaflashati” con il neuralizzatore!

Credits: productplacementblog.com

Orologi in “The Wolf of Wall Street”

Passiamo dalla fantascienza ad una storia vera, quella di Jordan Belfort, interpretato da Sua Maestà Leonardo di Caprio, che quell’anno ha mancato l’Oscar per un soffio andato poi a Matthew McConaughey per Dallas Buyers Club (2014).

In tanti ci siamo chiesti che orologi indossasse Jordan a in The Wolf Of Wall Street, film a dir poco ricco di sfarzo e opulenza.

Ebbene ci troviamo a parlare di due Tag Heuer: il primo in ordine di apparizione è un TAG Heuer Professional 1000 degli anni ’80 in oro giallo, il secondo un TAG Heuer Diver oro e lunetta con diamanti.

Il Professional 1000 ha una storia interessante.
Era la fine degli anni ’70 e la crisi del quarzo aveva preso piede. Tutte le aziende che producevano orologi meccanici avevano iniziato il declino.

Fu Jack Heuer a disegnare la 1000 Series: l’idea gli venne partecipando ad una fiera a Monaco di Baviera, l’ISPO. La fiera, esistente ancora oggi, era un’esposizione sportiva con aziende di abbigliamento e di accessori, compresa l’azienda di Jack Heuer.

Lo stand era dirimpettaio di un’azienda americana manifatturiera nel settore subacqueo. Durante una conversazione uno dei manager raccontò a Jack della difficoltà di reperire orologi subacquei affidabili da proporre ai propri clienti.
Questo gli diede l’idea: creare un orologio per immersioni al quarzo. In questo modo si sarebbe ridotto l’utilizzo eccessivo della corona di carica, strumento fondamentale nei movimenti meccanici.

Il secondo degli orologi di The Wolf of Wall Street è sempre un Tag Heuer. Questa volta Jordan Belfort indossa un 2000 serie Solid Gold Chronometres, con diamanti su lunetta e quadrante e movimento ETA.

50.000 USD all’epoca, rispetto ai 10.000 USD del modello “meno carico”. Un oggetto che si fa notare sia per appeal sia per il prezzo anche nella collezione in sé, pensata per essere costituita da orologi dal costo accessibile. Il nostro Jordan ha voluto essere sfarzoso anche in questo.

Come sappiamo il nostro Jordan non è nato “Lupo”, in effetti proprio agli inizi del film, appena assunto, ha un appuntamento al ristorante con il suo mentore, di cui leggeremo tra poco, Matthew McConaughey. Qui tra un oliva e l’altra scorgiamo un Seiko 7N43-9070, orologio meno appariscente rispetto ai sopracitati.

Vi aspettavate Rolex?! In effetti ne abbiamo due in questo capolavoro di Scorsese.

Da un lato abbiamo un Rolex Daytona in oro giallo del socio di Belfort, Donnie Azoff, interpretato dal simpaticissimo Jonah Hill, decisamente sfarzoso…

…dall’altro un Datejust “Two Tone” indossato dallo stesso Matthew McConaughey che interpreta Mark Hanna mentore di Jordan nella prima parte della pellicola. Quest’ultimo personaggio è diventato famoso per il grandioso ritmo detto “The Hum” intonato al ristorante (da cui, tra l’altro, Dimitri Vegas e Like Mike hanno tratto un singolo da milioni di visualizzazioni su YouTube, che trovate qui).

Il Rolex Datejust è un orologio tuttora in collezione, la versione “Two Tone” anche.

“Two Tone” è il gergo utilizzato per indicare il doppio colore di cassa e bracciale, dovuto alla differenza di materiale utilizzato: oro e acciaio nel nostro esempio. L’accostamento di due materiali diversi era molto in voga negli anni ’80 e, rimanendo in ambito cinematografico, citiamo un altro pezzaccio:


American Psycho

Lo svitato Patrick Bateman, interpretato da uno “scarso” Christian Bale, indossava un Date Just Two Tone e in effetti gli anni dell’ambientazione sono analoghi al film con Di Caprio.
Spesso è considerato l’orologio del nonno, proprio a causa di questa doppia colorazione forte in quegli anni.

A dirla tutta dal 2017 circa, abbiamo visto diversi esempi di case che hanno ripreso il Two Tone facendolo tornare in auge: Tudor con il Black Bay, AP col Royal Oak oro e acciaio (uniamoci in preghiera per un reboot dell’oro e tantalio); Monblanc con il 1858 acciaio e bronzo; Girard Perregaux con il Laureato; e la stessa Rolex con alcuni Daytona ed il nostro Datejust 41mm con Rolesor, attuale ma dal sapore eterno.

Credits: primevideo

Tag Heuer e Steve McQueen

Rimanendo in clima TAG Heuer non possiamo non citare anche il mitico Monaco, primo cronografo impermeabile di forma quadrata mai realizzato, e primo con movimento cronografico a carica automatica. Nato dalla mente del noto Jack Heuer, fa il suo debutto nel 1969.

Si narra che l’orologio sia stato scelto direttamente da Steve McQueen per il Film “Le Mans”, appassionato del settore (trovi qui il nostro articolo sull’attore americano).
Piccola curiosità il suddetto Monaco è stato battuto recentemente all’asta da Phillips Bacs&Russo per oltre 2 milioni di dollari, stabilendo il record di Tag Heuer più caro di sempre.

https://topgear.nl/autonieuws/tag-heuer-monaco-het-horloge-van-steve-mcqueen/

Gli orologi nei film Marvel

Come in altri casi il cinema è diventato strumento di comunicazione ed anche il mondo dell’orologeria se ne è avvantaggiato. Gli orologi passano dall’essere oggetti di scena necessari ai personaggi che li indossano ad emblemi di eleganza e pubblicità per le case orologiere.

IRONMAN

Pensiamo adesso ad Iron Man 2: Tony Stark si sta preparando per un party, Scarlett Johansson, aka Vedova Nera, gli chiede quale orologio voglia, lui risponde senza troppa esitazione “…lo Jaeger”.

DOCTOR STRANGE

Proseguendo in casa UCM – Marvel diamo una sbirciatina rapida a Doctor Strange quando il protagonista non è ancora il mago supremo.

Preparandosi per un cocktail party Benedict Cumberbatch apre un cassetto con gli orologi della sua collezione ed ecco che sceglie uno Jaeger, il Master Ultra Thin Perpetual Calendar.

(Non è una novità, inoltre, che proprio Cumberbatch, è uno dei testimoni di spicco della casa!)

Non una bella fine per questo esemplare, visto che il Dottore riuscirà a distruggerlo, o quasi, in un incidente assieme alla macchina.

L’orologio del Doctor Strange è un calendario perpetuo, automatico, ultra sottile.
Calibro 868, movimento dallo spessore di 4,72 mm: niente se pensiamo che è un calendario perpetuo di soli 9.2mm con la cassa. Un orologio classico, pulito, da serata importante come nel caso del film, o da tutti i giorni sotto un abito.

Highlight importante: la referenza è disponibile in oro rosa e bianco, ma anche in acciaio. Con 20.000 euro si accede ad una delle complicazioni più importanti del panorama orologiero prodotta da un marchio con una manifattura tra le migliori al giorno d’oggi. Non male no?

Chiudiamo con Marvel e riapriremo con Marvel con un personaggio davvero molto irriverente. Qualche idea?

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