Per un fanatico di orologi ogni nuova uscita è un’occasione per rifarsi gli occhi. Oggi vi presentiamo la nuova Legacy Machine Split Escapement di MB&F, sperando di farvi divertire con noi.
Non c’è da sorprendersi se un orologio come questo attira l’attenzione di un appassionato. Non capita tutti i giorni di vedere un bilanciere oscillare sopra ad un quadrante, e se qualcuno ve lo raccontasse forse lo credereste pazzo.
Anche se non è la prima volta che troviamo questa complicazione, la LM SE la incarna al massimo, presentandola come caratteristica principale e prendendo il nome proprio di Split Escapement (scappamento diviso).
Lo scappamento in breve
Se non lo sapevate già, lo scappamento di un orologio è l’insieme di meccanismi che permettono all’energia immagazzinata con la ricarica di essere rilasciata con ritmo.
In parole povere è il “cuore pulsante” di un segnatempo e solitamente si trova sotto al quadrante in uno spazio ristretto, per evitare che fattori esterni ne influenzino il funzionamento e quindi la precisione.
È sicuramente una delle componenti più piacevoli da osservare in un orologio per via del suo movimento ritmato e inarrestabile, così piacevole da aver spinto il genio creativo di MB&F a portarlo in bella vista.
Lo Split Escapement
Se non vi siete chiesti cosa ci sia di speciale in un meccanismo come quello che avete di fronte, ve lo dico io.
Tre sono gli elementi critici che rendono lo Split Escapement una complicazione vera e propria.
Il primo è l’inerzia.
La massa del bilanciere che vedete è maggiore rispetto a quella di uno tradizionale, per tanto la sua inerzia è maggiore. Questo cambia del tutto il suo movimento e richiede quindi nuovi calcoli ed adattamenti.
Il secondo è l’albero del bilanciere.
Quest’ultimo è infatti molto più lungo del normale e deve attraversare quadrante e movimento, mentre è sottoposto a continua torsione. Si deve quindi progettare e costruire un albero molto più robusto che non risenta di forze maggiori.
L’ultimo sono i fattori esterni che, come si diceva, hanno più possibilità di interagire se le componenti sono tra loro lontane come in questo caso.
Questi fenomeni, inoltre, tendono a far scaricare prima l’orologio. È per questo che la LM SE è dotata di due bariletti paralleli, che garantiscono un’autonomia di 72 ore.
La Legacy Machine
Per chi non fosse familiare con il brand, le “macchine” prodotte sono fondamentalmente di tre tipi: collaborazioni con artisti, Horological Machines e Legacy Machines.
Le ultime nascono nel 2011 dall’idea di Maximillian Busser immaginarsi alla fine del 1800. La sfida è dunque quella di creare orologi che siano avvenieristici ma che allo stesso tempo strizzino l’occhio al passato.
Da qui la scelta di adottare casse rotonde, finiture tradizionali e quadranti in smalto, il tutto con l’aggiunta di un elemento in netto contrasto, ossia il bilanciere sospeso sopra il quadrante.
Questo insieme rappresenta il codice estetico che caratterizza tutta la collezione LM, distaccandola dalle Horological Machines (HM), che assumono forme, colori e finiture del tutto nuove e proiettate nel futuro.
La versione in titanio
Per questa nuova edizione, limitata a 33 pezzi e con prezzo di 59.000€, è stato scelto il titanio grado 5, materiale non nuovo all’orologeria indipendente, ma sempre piacevole da vedere al polso.
Il quadrante, di colore verde, presenta una finitura a raggi di sole che lo rende cangiante verso il blu a seconda dell’angolazione della luce.
Il gioco cromatico aumenta l’effetto enigmatico già conferito dal bilanciere sospeso, di cui si vede il movimento senza mai capire il segreto.
Prima di leggere e documentarmi sullo “scappamento diviso” mi sono sempre chiesto infatti come fosse possibile che funzionasse.
Guardandolo da vicino non è facile capire che movimento e bilanciere siano davvero collegati da un albero e si rischia molto più di restare a guardare l’andamento ordinato ed incessante del meccanismo, senza farsi troppe domande.
Come per un opera d’arte infatti, la natura è duplice: da una parte maestria e complicazione, dall’altra una pura emozione, figlia dello stupore.
La prova al polso
Se devo dirla tutta, trovo la LM SE un po’ grande con i suoi 44mm.
Tuttavia la simmetria e la disposizione molto originale del quadrante, unite alla complicazione estremamente caratteristica, fanno di questa Legacy Machine un orologio apprezzabile e non banale, che porta con sé il gusto, ancor prima dell’estro, di Busser.
Sebbene al polso sia troppo imponente per i miei gusti, ciò che davvero conta in questo orologio è che riesce a stupire e ad affascinare, lasciando a bocca aperta per la sua estetica chi lo vede per la prima volta, e chi lo vede di nuovo stupito per la sua tecnica.
Fotografie di VIncenzo Finizola (@vfphotograf) per ItalianWatchSpotter