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Addio al Nautilus 5726

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01 Febbraio 2019
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In vista delle novità che parlano di una modifica al catalogo di Patek, vi presentiamo il 5726: uno dei candidati a scomparire dal prossimo Marzo.

Il Patek Philippe 5726 fa parte della grande famiglia dei Nautilus, una delle creazioni più iconiche di Gerald Genta e sicuramente l’orologio sportivo simbolo della Maison Ginevrina.

Sviluppato a partire dal 1976 e concepito riprendendo le linee dei comuni oblò delle navi, il Nautilus aiutò il brand a fare breccia nella fascia di utenti più giovani grazie al suo design innovativo e non convenzionale. Dopo svariati anni diventa un classico e un pezzo di storia importantissimo.

Ref.3700

È tempo di salutarsi…

Negli anni si sono susseguite diverse varianti, ma oggi parliamo di una referenza leggendaria che, a quanto pare, verrà messa fuori produzione….

Declinata in tre versioni differenti, due con quadrante nero (cinturino pelle o acciaio) e una con quadrante bianco (bracciale in acciaio), la referenza 5726 è apprezzata dagli appassionati, sebbene sia meno conosciuta e molto meno desiderata del 5711.

Ref.5726/1A-001

La bellezza nell’estetica

Nonostante il quadrante risulti molto pulito ed essenziale, il design complicato abbandona i canoni estetici e simmetrici dei “classici” Nautilus. Contiene infatti tutte le informazioni che ci aspetteremmo di trovare in un orologio con calendario annuale: giorno della settimana, mese (entrambi ad ore 12) e data (ad ore 6).

I secondi centrali scorrono sfiorando gli indici a bastone in oro bianco che, come in un orologio sportivo che si rispetti, sono rivestiti di materiale luminescente per facilitare la lettura dell’ora anche in condizioni di scarsa visibilità.

A catturare veramente l’attenzione però, è il grande disco delle fasi lunari con indicatore delle 24 ore.

Ref.5726/1A-010

La cassa da 40.5mm mantiene inalterate tutte le caratteristiche del Nautilus solo-tempo: la corona a vite con l’iconica croce di Calatrava, che ne garantisce un’impermeabilità massima di 120 metri; il gioco di parti lucide e satinate che gli dona un aspetto pulito e lucente… fatta eccezione per i quattro (necessari) correttori a “sfioro” che servono a regolare tutte le funzioni del calendario annuale, ma che non compromettono minimamente l’estetica dell’orologio.

Il cuore pulsante di questo Patek Philippe, al quale si deve il successo di questa referenza, si può ammirare attraverso il fondello a vista. Stiamo parlando del calibro 324 S QA LU 24H/303, attualmente in uso su tutti i calendari annuali prodotti dalla maison.
Questo movimento garantisce una riserva di carica di 48 ore ed è composto da 347 parti, sapientemente lavorate e decorate, e 10 ponti.

I prezzi di listino ufficiali oscillano dai 36.400 euro per la versione con cinturino in pelle, ai 40.790 euro per la versione con bracciale in acciaio, ma con l’arresto della sua produzione, ci aspettiamo un’impennata delle quotazioni nel breve-medio termine e, forse, il successo che questo orologio davvero merita!

Per maggiori informazioni visita il sito www.patek.com

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