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Numeri Breguet, quando gli indici fanno la differenza

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29 Dicembre 2019
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Quando sentiamo parlare di indici o numeri Breguet pensiamo subito a segnatempo fuori dal comune, per i quali gli appassionati sono pronti a pagare dei premium altissimi.
Scopriamo insieme se quella dei numeri Breguet è solo una moda, oppure dietro ad essi si cela una storia degna di essere approfondita.

Breguet numerals

Un po’ di storia

Risulta facile intuire chi, per primo, introdusse questi numeri dalla forma così elegante e senza tempo.
Parliamo ovviamente di Abraham Louis Breguet, considerato uno dei più grandi orologiai di sempre, inventore del movimento a tourbillon, nonché fondatore dell’omonima Maison.

Il loro avvento risale a prima della Rivoluzione Francese, anche se dal 1790 acquisiscono la loro foggia definitiva e tanto amata.
Al tempo, i numeri Breguet campeggiavano su quadranti in smalto. Per questo motivo, ancora oggi Breguet, tentando di rimanere il più fedele possibile ai dettami del suo fondatore, utilizza gli omonimi indici solamente su quadranti smaltati.

Breguet pocket watch

Gli indici Breguet e Patek Philippe

A partire dagli inizi del ‘900, la diffusione dei numeri Breguet è divenuta capillare, in quanto utilizzati anche da altre case, come Patek Philippe.

Nonostante ciò il numero di esemplari risulta molto limitato, visto che i numeri Breguet non entrarono mai in produzione come indici standard, in generale.
Spesso, li troviamo infatti su ordini speciali, commissionati dai clienti, oppure serie limitatissime di quadranti prodotti per i concessionari più importanti.

Ancora oggi i numeri Breguet vengono prodotti su quadranti unici o in tiratura molto limitata.
Prendiamo come esempio Patek Philippe, il quale li riserva quasi solo alla propria produzione di punta, ovvero i super-complicati, come ripetizioni e tourbillon.

Inoltre Patek Philippe ha realizzato dei pezzi unici equipaggiati con numeri Breguet, non ultimo il 5970 di Eric Clapton.

Ciò detto, è semplice capire perché ogni volta che un segnatempo con numeri Breguet appare sul mercato, i collezionisti si danno battaglia per aggiudicarselo.

Patek Philippe 5970 Eric Clapton Breguet numerals

Aggiudicazioni importanti

Vediamo alcuni esempi concreti per capire meglio quanto la presenza dei numeri Breguet incida sul valore di un orologio. Come vedremo di seguito, spesso la presenza di indici Breguet, è unita ad altri connotati molto in voga fra i collezionisti, come quadranti firmati o pezzi unici.


Patek Philippe Ref. 1436

Il Ref.1436 risulta essere il primo cronografo rattrappante da polso mai realizzato da Patek Philippe.
La presenza dei numeri Breguet sottolinea l’importanza e l’esclusività di questo segnatempo, che all’epoca costituiva uno degli orologi più costosi e complicati di tutto il panorama orologiero.
Il 1436 era concepito per una categoria di facoltosi appassionati di corse, nello specifico di auto e cavalli.

Quello che vediamo, è stato battuto da Phillips per 340.000 €.


Patek Philippe Ref. 565

Alle ultime aste di novembre, di cui abbiamo parlato qui, Phillips ha battuto un Patek Philippe 565, davvero speciale.

Innanzitutto parliamo del layout del quadrante, dal quale risulta fin da subito che il segnatempo doveva essere un’ordine speciale. Infatti il quadrante “military style” (a causa degli indici al radio apposti) rende questo Patek Philippe Ref. 565 un perfetto compagno per tutte le attività all’aria aperta, anche in condizioni di poca luce.

A conferma del fatto che i numeri Breguet venissero spesso posti su pezzi unici ed inviati a prestigiosi concessionari di tutto il mondo, possiamo notare, ad ore sei, la firma del concessionario londinese Asprey.
Se vuoi conoscere meglio la storia di Asprey e di tante altre gioiellerie, clicca qui.

Questo 565 possiede tutte le caratteristiche che fanno emozionare i collezionisti: unicità, firma del concessionario e numeri Breguet. Non a caso tale segnatempo ha stabilito un nuovo record per i 565, raggiungendo una quotazione davvero importante: 274.000€.

Abbiamo anche un articolo sulla storia del Patek Philippe Ref. 565, clicca qui per scoprire di più.


Patek Philippe 5004, appartenuto ad Eric Clapton

Il celeberrimo chitarrista e collezionista Eric Clapton deve avere un debole per i numeri Breguet, visto che molti pezzi unici della sua collezione ne sono muniti.

Di seguito vi presentiamo un Patek Philippe ref .5004, equipaggiato con una configurazione praticamente unica. Il quadrante risulta, infatti, di un magnifico blu sfumato che va a contrastare con la cassa in platino.
I numeri Breguet completano l’unicità di questo segnatempo straordinario, personalmente commissionato da “slow hand“.

Battuto da Phillips ha totalizzato ben 722.000€.

In conclusione possiamo affermare che quella dei numeri Breguet non costituisce una moda fine a se stessa, ma che essi meritano l’apprezzamento degli appassionati. La loro foggia raffinata rappresenta un’idea di eleganza senza tempo, indipendente dai fenomeni mediatici e destinata a durare nel tempo.

Le recenti tendenze, sia di mercato che di prodotto, ne danno la conferma, ed anche l’andamento storico sostiene questo fenomeno.

Ad oggi manca una sola maison con in catalogo qualcosa con i numeri Breguet. Una maison che nella sua storia ha usato davvero poco questa configurazione…il nome lo sapete voi!

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