Dopo 51 anni di inattività, Omega riporta alla luce il movimento forse più famoso prodotto, il mitico calibro 321.
Questo calibro nasce nel 1949 con il nome di cal. 27CHRO 12 e diviene il cuore pulsante di un orologio iconico: lo Speedmaster.
Il 321 deriva da un progetto degli anni ‘40, sviluppato nell’ambito di una collaborazione tra Omega e Lemania, i cui risultati si concretizzano nel 1941/42 con la costruzione del calibro a carica manuale 27 CHRO C12 (dove 27 sono i millimetri di diametro “chro” sta per cronografico e c12 per 12 ore). In casa Lemania diventerà il calibro 2310 mentre da Omega nel 1949 verrà nominato cal. 321.
Arriva il primo Speedmaster
Lo Speedmaster nascerà nel 1957 con la referenza CK2915 (ad opera di C. Ballot), il cal. 321 viene adottato fin da subito. Con una cassa da 39mm, sfere broad arrow (un tipo di lancetta con il design di una freccia) e quadrante nero il CK 2915 è ora divenuto lo Speedmaster piu’ ricercato dai collezionisti, con quotazioni che superano i 100.000 Euro.
Nel 1959 arriva una nuova referenza dello Speedmaster: il CK 2998. Cassa da 40mm, dotata di o-ring (guarnizione che rendono impermeabili i pulsanti cronografici) e sfere “dauphine” (un tipo di lancette a forma di foglia).
Il CK 2998 è uno dei primi modelli soggetti ai test della NASA. Nel 1963 la cassa ha una forma asimmetrica per offrire una maggior protezione dagli urti alla corona ed ai pulsanti del crono.
Inoltre nel 1966, con la referenza 145.012, viene aggiunta sul quadrante la scritta “Professional”.
Addio 321… è il momento dell’861
Nel 1968, con la referenza ST. 145.022, il cal. 321 (prodotto in 40.800 esemplari con un seriale che arriva a 26,4 milioni ) viene sostituito dal cal. 861, segnando la fine della presenza di questo movimento negli Speedmaster…
…fino a quest’anno!
Il 2019 ci ha accolto con tantissime news positive e il ritorno del cal.321 è proprio una di queste.
Celebre per l’esclusivo design complesso, l’originale Calibro 321 ha lasciato un segno profondo nella storia: è stato infatti utilizzato in molteplici modelli, tra cui lo Speedmaster ST 105.003 (il primo orologio testato e certificato ufficialmente dalla NASA che l’astronauta Ed White indossò in occasione della prima passeggiata spaziale americana) e lo Speedmaster ST 105.012 (il primo segnatempo indossato sulla Luna).
Riavviare la produzione di un movimento che vanta una tale reputazione richiede una precisione ineccepibile. Per il progetto del Calibro 321, OMEGA si è affidata a un team di esperti, che per due anni hanno lavorato in totale segretezza per riportare in vita il movimento. Tra questi ricercatori, ingegneri e storici, affiancati da abili artigiani ed esperti orologiai.
Prendendo come riferimento la seconda generazione del celebre calibro, il team OMEGA ha raccolto informazioni storiche e progetti originali per poter ricostruire il movimento nella maniera più fedele e accurata possibile. Spingendosi oltre, ha utilizzato una tecnologia di scansione digitale per vedere l’interno dell’autentico Speedmaster ST 105.003 che nel 1972 accompagnò l’astronauta Eugene “Gene” Cernan nella missione Apollo 17.
In questo modo, sono riusciti a ricostruire anche i componenti unici e iconici del Calibro 321 nel pieno rispetto delle caratteristiche tecniche originali. La nuova linea di movimenti sarà prodotta presso la sede centrale di OMEGA a Bienne. Per la prima volta, tutte le fasi della realizzazione saranno effettuate all’interno di un laboratorio dedicato. Per ogni movimento, i processi di assemblaggio e assemblaggio della cassa e del bracciale saranno eseguiti dallo stesso orologiaio. Nei prossimi mesi, nuovi sviluppi e notizie attendono gli amanti dell’orologeria.
