Marrone, giallo, verde sono alcune delle mille sfaccettature dei quadranti tropicali che si trovano su di orologi con ormai almeno 40 anni alle spalle. Dal 5513 submariner di Rolex allo Speedmaster 321 di Omega, questo fenomeno nel corso del tempo ha colpito cronografi, diver e solo tempo di ogni genere e marchio.
Se vi state chiedendo cosa siano i quadranti tropicali, come nasce un quadrante tropicale e se questi orologi siano un buon acquisto o semplicemente segnatempo rovinati, questo è l’articolo che fa per voi.
La definizione di quadrante tropicale
Il tropical o quadrante tropicale è un quadrante che ha subito una variazione di colore o dell’aspetto, detta “viraggio”, a causa del tempo e delle condizioni atmosferiche a cui è stato esposto, prima tra tutte, l’esposizione ai raggi solari.
Un esempio lampante di questo fenomeno è questo Nautilus ref. 3700/11, il cui quadrante originale,non solo è diventato bronzo-ramato, ma è disseminato di piccole macchie più scure, a testimonianza di come il viraggio non cambi il colore in maniera uniforme ma possa influire sul design complessivo del quadrante stesso.
Da dove hanno origine i quadranti tropicali?
Molto in breve, i quadranti tropicali derivano da un errore di produzione. La teoria più accreditata afferma che intorno agli anni ’50 i produttori usassero un rivestimento di protezione che a seguito dell’esposizione ai raggi solari, in concomitanza con altri determinati fattori, ha portato alla famosissima patina marrone che piace tanto ai collezionisti.
I quadranti tropicali nel mercato del vintage
Considerando valutazioni puramente estetiche, come sempre, “de gustibus non disputandum est”. Ciò significa che i quadranti tropicali possono piacere e non piacere, si possono preferire orologi nuovi di zecca rispetto ad orologi usati ed “imperfetti” o il contrario. Personalmente, sono attratto solo da determinati quadranti tropicali che dimostrano una certa “brillantezza”, meno da quelli un po’ più spenti.
A parte questo, il mondo degli orologi, lo sappiamo, è un mondo molto strano. Qui spesso, ciò che è usato vale molto di più di ciò che è nuovo; ciò che è imperfetto, molto di più di ciò che invece non ha neanche un difetto. Lo stesso possiamo dire dei quadranti tropicali negli orologi vintage.
Gli orologi con un quadrante tropical vengono considerati come un plusvalore. In marchi più noti come Patek, Rolex e Omega sono i più ricercati. Nel mercato del vintage si possono citare esempi come Rolex Daytona ref. 6263, Explorer ref. 1016 oppure l’inimitabile Patek Nautilus ref. 3700, per i quali, con un quadrante tropicale, collezionisti di tutto il mondo sono disposti a pagare cifre da record. Ogni quadrante tropicale è diverso da un altro e forse la particolarità per la quale sono così desiderati è proprio questa: l’imperfezione che è presente in ognuno di essi, che li rende un’ opera d’arte voluta dal tempo.
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