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Audemars Piguet presenta il nuovo [Re]master01

DATA
25 Marzo 2020
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Dalla referenza 1533, presentata nel 1943, nasce oggi l’Audemars Piguet [Re]master01 (ref. 26595SR.OO.A032VE.01), un gioiello che molti di voi attendevano da tempo.

Royal Oak? CODE11:59? No!
Questa volta Audemars Piguet cambia schema e mette luce su un periodo storico a cui appartengono segnatempo meno noti. A chi però conosce bene l’orologeria (e non solo la storia di Audemars Piguet) probabilmente non sarà nuovo questo orologio. Possiamo infatti affermare che la 1533 sia una referenza tanto iconica, per gli amanti della maison, quanto la 5402 del Royal Oak.

Sebbene esteticamente vecchio e nuovo siano molto affini, la Audemars Piguet ha inserito qualche variazione e novità nel [Re]master01…scopriamole insieme!


Cassa

Sorpresa di molti: una cassa due toni! Quanti di voi se lo sarebbero aspettati?!

A livello di stile e design l’Audemars Piguet [Re]master01 ha questa combinazione di acciaio ed oro rosa ben radicata nel DNA. Il suo predecessore, la ref. 1533, è infatti sempre stata un’icona dell’ “oro-acciaio”, per quanto l’orologeria di questi anni non sia familiare con questa configurazione e, anzi, sembri quasi rinnegarla.

Anse a goccia, lunetta esile che lascia ampio spazio al quadrante e tasti in oro: sembra che nulla sia cambiato dall’ultima volta che lo abbiamo visto…
Eppure qualcosa doveva esserci, ed infatti la cassa è stata “rivista in un’ottica più moderna“.
Sappiamo tutti cosa vuol dire, vero? Esatto: dai 36mm della ref. 1533 passiamo a 40mm dell’Audemars Piguet [Re]master01.

È un male? Se avete a casa anche un Audemars Piguet 1533 forse, se invece volete vedere il quadrante in tutto il suo splendore direi di no.


Quadrante

È il pezzo forte dell’orologio, soprattutto se guardiamo all’estetica ed ai dettagli.
Per il [Re]master01, Audemars Piguet ha scelto un intenso color champagne, con grafica nera dai richiami Art Déco e scala tachimetrica azzurra. Anche le lancette riprendono l’estetica ed i colori del quadrante, con l’oro per ore, minuti e 60 secondi, azzurro per le restanti.

Se avete l’occhio allenato, noterete al volo 3 particolari


4|5

Nel contatore cronografico ad ore 9 troviamo questa indicazione “4|5“, che non vedrete su pressoché nessun altro cronografo dell’epoca.

Amate il calcio? Jacques-Louis Audemars probabilmente lo amava tanto quanto voi, a tal punto da chiedere alla manifattura di inserire nella ref. 1533 un modo pratico per calcolare il primo tempo di una partita. Il reparto Heritage di Audemars Piguet ha capito bene che Jacques-Louis Audemars aveva gusto, non solo in termini di orologi, e per tanto ha mantenuto questo dettaglio anche nel [Re]master01.

“Genève”

Vi starete chiedendo: “ma non era Le Brassus?” Se siete confusi niente paura, vi aiutiamo noi!
Nel 1885, Audemars Piguet apre un laboratorio a Ginevra per essere più vicina al mercato europeo. Non appena, nel XX secolo, i quadranti degli orologi AP cominciano a portare il nome “Audemars Piguet”, non è raro trovare la città di Ginevra menzionata poco sotto.

Contatori

I classici contatori della ref. 1533 vengono spostati, anche se non cambiano le indicazioni che riportano.
Nel cronografo appena presentato, i 60 secondi passano da ore 9 a 6, le 12 ore si spostano dalle ore 6 alle 3, ed i 30 secondi, dalle 3, li troviamo alle 9.

Se non sai a cosa servono queste indicazioni e lo vuoi scoprire, trovi qui il nostro articolo dedicato!


Movimento

Arriviamo ad una caratteristica controversa: il movimento.
Ad animare il nuovo Audemars Piguet [Re]master01 è il calibro di manifattura 4409, cronografo flyback automatico, mostrato grazie ad un fondello in zaffiro.

Il 4409 è una versione modificata del 4401, che ha animato e anima i CODE11:59 presentati l’anno passato. Ciò che cambia dal CODE11:59 è soprattutto l’assenza della data e la sostituzione della massa oscillante, con una in oro rosa realizzata per l’occasione.

Per quanto stiamo parlando di una reinterpretazione e non di una riedizione, alcuni collezionisti stanno già storcendo il naso al calibro automatico, per di più mostrato nel fondello… Ebbene, i canoni sono cambiati e la comodità di un automatico è impareggiabile. Inoltre si sposa molto bene con le misure più generose.

Noi crediamo che non ci sia un giusto o uno sbagliato, semplicemente che un oggetto debba essere figlio della sua epoca.


Un orologio da record

L’Audemars Piguet [Re]master01 è uscito oggi, ma qualche 1533 è già apparso sul mercato negli anni passati, totalizzando cifre da record. Non dobbiamo dimenticarci che, nel 1943, i pezzi venduti furono solamente 3.

Durante le aste, dal 2013 ad oggi, sono stati venduti tre pezzi, battuti rispettivamente a 288.000€ (2015), 362.000€ (2018) e 108.500€ (2013). Se consideriamo che il primo ed il terzo 1533 hanno una configurazione estremamente simile all’Audemars Piguet [Re]master01 di questo marzo 2020, possiamo velocemente capire quanto sia rilevante questo modello per la storia di Audemars Piguet.


Conclusioni

Questo orologio vuole anche celebrare l’apertura del nuovo Museo Audemars Piguet, che avverrà il 25 giugno, in cui potrete vedere anche l’esemplare nella prima foto qui sopra, che la maison ha acquisito dalla collezione di Alfredo Paramico.

Il prezzo per questo stupendo cronografo in edizione limitata a 500 pezzi è di 54.800€ e sarà disponibile per gli ordini dal giorno 30 marzo 2020. Insieme al cinturino in pelle di vitello verrà fornito anche uno in alligatore scuro.

Speriamo che questo Audemars Piguet [Re]master01 apra le porte ad un ritorno dell’acciaio ed oro, oltre a far luce su una storia ricca di tesori e di innovazioni quale è quella di AP.

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