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Diamanti Aftermarket vs Factory set

DATA
26 Luglio 2020
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È necessario usare un detto popolare per spiegarvi la differenza tra diamanti aftermarket e factory set: non è tutto oro quel che luccica. Se gli orologi una volta erano oggetti indispensabili, oggi invece sono per molti un modo per ostentare la propria ricchezza o il proprio status… soprattutto se si tratta di orologi con i diamanti!

Noi di ItalianWatchSpotter siamo contrari a questo modo di fare e crediamo che l’orologio sia invece un modo per esprimere il proprio gusto e la propria personalità. Ma il popolo di Instagram non sempre la pensa come noi, e non è raro trovare il sedicente trapper del caso che ci “sbatte” in faccia il suo pezzo diamantato.

Che sia giusto o sbagliato mostrarsi non sta a noi decretarlo. Quello che possiamo invece aiutarvi a fare, è capire chi merita almeno un po’ di ammirazione e chi invece vorrebbe ma non può.

Credits: aBlogtoWatch

Factory set

Non tutti sono fan dei diamanti sugli orologi, ma diciamocelo: perché no?!
È il ragionamento che fanno alcuni brand che, per accontentare i loro clienti più estrosi producono alcuni segnatempo con varie parti ricoperte di pietre. Tipicamente, ad essere decorate, sono proprio ghiere e bracciali.
Factory set indica questo: fatto (direttamente) dalla maison, niente viene aggiunto da terzi.

Il mercato di questi pezzi è generalmente ristretto e sono di solito riservati ad una clientela d’elite. È proprio questo a cui dobbiamo fare attenzione. Essendo pensati per i clienti migliori e per un mercato colto, questi orologi sono generalmente prodotti in numero molto limitato e con un grado di finitura nell’incastonatura delle pietre molto elevato.

Quindi, quando abbiamo in mano un orologio con pietre factory set avremo sicuramente un’incastonatura piacevole e curata (non grossolana!), una qualità delle pietre elevata (colore e purezza solitamente perfetti)


Aftermarket

Quando i diamanti vengono messi “fuori dalla fabbrica” si parla di aftermarket, custom, iced-out, blinged-out o cose simili. Tanti nomi, uno stesso concetto: vorrei un orologio con i diamanti ma non riesco ad averlo dalla casa madre.

Ora, c’è da fare una precisazione sui diamanti “posticci”. Comprare una ghiera ricoperta di diamanti in più, e montarla quando si ha voglia, può non essere apprezzato, ma sicuramente non è un peccato capitale. Qualsiasi “modifica” che mantenga però intatta l’originalità del proprio orologio può essere considerata inutile, di poco gusto ma, a mio avviso, non sbagliata.

Discorso a parte, invece, va fatto per lavorazioni come quelle in foto, in cui l’orologio viene manipolato, spesso in modo irreversibile, per renderlo qualcosa che non è. Per tempestare di diamanti un bracciale, infatti, è necessario alterarne la struttura, spesso asportando metallo, andando quindi a danneggiarlo. Se poi la scelta ricade su pietre piccole per questioni di costo, il risultato è ancor peggiore…

Uno dei metodi per riconoscere gli aftermarket è guardare ai dettagli su bracciale e quadrante, e valutare l’equilibrio complessivo dell’orologio. Tutti gli orologi iced out, se li si guarda bene, hanno qualcosa che non va nell’estetica. E questo accade proprio perchè non nascono così, non sono stati progettati in questo modo.


Le pietre

Come detto prima, in un factory set le pietre sono quasi sempre di qualità superiore, spesso di taglia maggiore e di purezza superiore. Se guardiamo poi a pezzi quali i Rolex Daytona Rainbow o alcuni Jacob & Co, si nota anche come le pietre (nell’originale) vengano scelte con una precisa gradazione cromatica, che difficilmente ritroveremo in un afterset per questioni di costo.

Inoltre, negli aftermarket, è raro trovare diamanti baguette di grossa taglia e, quando ci sono, spesso sono incastonati male o applicati in modo dubbio. Tutto questo è sempre dovuto ad una questione di costo, in quanto un diamante baguette di caratura e purezza elevate costa molto di più di un diamante princess cut piccolo (il più usato per questi ice-out).


A confronto

Uno dei marchi peggio customizzati è Audemars Piguet, Santo Graal di tutti i trapper, che lo riempiono di diamanti con risultati pessimi. Nelle foto di sotto potete vedere come il brand sta distruggendo questo trend presentando il frosted gold, che ridicolizza questi custom.

Questa lavorazione è paragonabile ad una sabbiatura, che permette di ottenere un effetto altrettanto luccicante senza ricorrere a diamanti di bassa foggia né ad espedienti strani. Se poi guardiamo il Doppio Bilanciere in foto, invece, penso ci sia poco da aggiungere… Il cattivo gusto del pezzo aftermarket, paragonato con quello factory, è innegabile e da brividi.

Se questo non vi ha convinti, vi invito a guardare le foto sopra e a fare un paragone, a cercare lo stesso modello online in versione factory e after per capire l’enorme differenza. E se ancora non fosse chiaro, lo rendo esplicito:

Il factory set è SEMPRE preferibile!


Valore e mercato

Come detto prima, i factory set sono orologi pensati dai brand come oggetti limitati, preziosi e difficili da avere. Non ci sorprenderemo, quindi, se questi orologi hanno sul mercato un valore elevato e sono spesso molto desiderati, proprio per via della loro tiratura limitata. Basti pensare ai Daytona Rainbow, che hanno un prezzo di resell ormai spaventoso, oppure ai Nautilus pavé, ancor più rari.

Al contrario, gli aftermarket rappresentano un’alterazione dell’orologio, che provoca per esso una discesa del valore dovuta alla perdita di originalità. Non è raro infatti trovare alcuni orologi iced out venduti a cifre di molto inferiori a quelle dei loro fratelli in acciaio, soprattutto se guardiamo a Rolex e Audemars Piguet.

Insomma… spesso è meglio fare meno e farlo meglio, senza voler esagerare! Ora inizierete a guardare le cose in modo diverso, anche su Instagram (spero)…

Discorso distinto andrebbe fatto per quegli orologi che hanno inserti o parti non originali, di cui però si può mantenere intatta l’originalità conservando i pezzi di fabbrica. In questi casi (vedi l’aggiunta di una ghiera custom o la sostituzione del quadrante) avremo praticamente due orologi con due prezzi e mercati. Uno, quello con le parti custom, meno desiderato e considerato non originale, l’altro perfettamente coevo ed originale. Una ghiera in diamanti (anche baguette) se non uscita dalla fabbrica e menzionata nei documenti dell’orologio non farà crescere il suo valore né lo farà diventare un investimento, anzi…

Personalmente non ho nulla in contrario all’aggiunta di parti customizzate, purché si mantenga originale l’orologio, ma, se il vostro fine è ostentare, vi direi di evitare. E non solo di evitare i diamanti, ma di evitare proprio gli orologi e lasciarli originali per chi li sa apprezzare.

Insomma, alla fine della fiera il monito è uno solo: se volete i diamanti fate come Maluma, comprate factory o non comprate proprio!

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